venerdì 27 maggio 2011

Propugno la fuoriuscita dell'Italia dall'ONU,dall'Unione Europea e dalla NATO

L'Italia al pari di qualsiasi altra nazione ha il diritto di pensare soltanto ai propri interessi.Pertanto io sono favorevole alla fuoriuscita dell'Italia dall'ONU e dall'Unione Europea.Inoltre l'Italia deve uscire dalla NATO chiedendone l'abolizione,poichè la NATO non ha più alcuno scopo di sussistere dal 1992,ossia dopo la dissoluzione,nel 1991,della dittatura comunista dell'Unione Sovietica,cioè lo stato totalitario comunista,a capo delle altre dittature comuniste dell'Europa orientale riunite nel Patto di Varsavia anch'esse dissolte e a cui si contrapponeva,a scopo difensivo,la NATO.Io sono,inoltre,contrario all'Europa unita,giacchè gli europei non hanno alcuna lingua in comune.Dunque io propugno l'abolizione del Parlamento Europeo e l'abolizione della moneta unica europea,denominata euro,e perciò l'Italia deve riadottare la propria moneta,ossia la lira.Io sono di idee politiche socialdemocratiche,ma non sono nè il primo,nè l'unico socialdemocratico a difendere l'idea di nazione.Infatti il teorico della socialdemocrazia,il tedesco Eduard Bernstein,affermò quanto segue:"La dissoluzione delle nazioni è un sogno nient'affatto bello e,comunque,non è contemplato nel futuro dell'umanità".(Eduard Bernstein.I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia.Laterza,pagina 211.).Ed anche il filosofo liberale Karl Popper si espresse contro l'Europa unita:"Non basta rivedere Maastricht ma anche tutto il resto,a cominciare dal Trattato di Roma.Non abbiamo fatto le cose bene.Il Trattato di Roma fu,in parte,ispirato dal pericolo del comunismo,ora scomparso.Dovremmo ricominciare da capo,con un trattato di aiuto reciproco,fra stati indipendenti".(La Stampa del 6 ottobre 1992).Tengo a precisare che concordo con Popper sull'aiuto reciproco fra stati indipendenti,ma solo se tale aiuto reciproco consiste unicamente nel fornire denaro,generi alimentari,medicine e armi solo a stati democratici,ma non nell'invio di soldati italiani in difesa di altri stati aggrediti.Comunque i soldati italiani che vogliono combattere per la libertà di un altro stato possono arruolarsi nell'esercito di quel medesimo stato che abbia bisogno di altri soldati,in aggiunta ai propri soldati.

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