mercoledì 25 maggio 2011

Confutazione della teoria del neocolonialismo

Le multinazionali non sono in sè negative,come affermano i comunisti,alcuni ex comunisti,i verdi e taluni cristiani.Una multinazionale è un'impresa che svolge la propria attività economica in varie nazioni.Anche in Italia operano delle multinazionali e ciò si concilia con la presenza di sindacati e di leggi che tutelano i lavoratori.Dunque se una multinazionale non rispetta i diritti dei lavoratori lo può fare solo dove non vi è uno stato democratico.Inoltre i comunisti e i filocomunisti sostengono la falsa tesi secondo cui il capitalismo, statunitense ed europeo,sfrutterebbe il resto del mondo.Tale tesi è falsa poichè la situazione economica degli Stati Uniti d'America e dell'Europa non è in alcun modo collegata a quella degli altri continenti.Infatti ogni nazione pur essendo legata alle altre nazioni,tramite il commercio,è responsabile della propria ricchezza e,dunque,le nazioni non ricche devono imputare solo a se stesse la colpa della loro non ricchezza.Un'altra falsa tesi propagandata dal filosofo marxista,Herbert Marcuse,in passato,e,oggi,dai suoi seguaci,è quella secondo cui il consumo dei prodotti delle ex colonie da parte degli Stati Uniti d'America e dell'Europa causerebbe la povertà delle medesime ex colonie.Invece tanto maggiore è il consumo da parte statunitense e dell'Europa dei suddetti prodotti,tanto maggiore è la ricchezza delle ex colonie.Inoltre le terre destinate alla coltivazione dei prodotti da esportare sono una piccola minoranza,(David Grigg.Alimentazione e sviluppo economico.Otium,pagine 192,210,237).Quindi affermare che le ex colonie danneggino le proprie economie,essendo costrette dal neocolonialismo europeo e statunitense a coltivare per l'esportazione la maggioranza dei loro terreni,è un'altra falsità diffusa dai comunisti e dai filocomunisti.A parte il fatto,poi,che in linea teorica una nazione che destinasse la maggioranza dei propri terreni alla coltivazione dei prodotti da esportare sarebbe più ricca,giacchè avrebbe dei maggiori introiti dalla vendita all'estero dei propri prodotti agricoli e con tali introiti potrebbe acquistare da altre nazioni un maggior numero di beni da consumare rispetto a quelli che ha dalla propria produzione.Ribadisco che il consumo di prodotti agricoli delle nazioni dell'America centromeridionale,dell'Africa e dell'Asia da parte europea e statunitense è positivo per le economie di quelle nazioni.Farò un esempio."Il Costa Rica ha compiuto notevoli progressi nello sviluppo umano.La spinta verso una politica di assistenza è stata rafforzata da una rapida espansione dell'esportazione dei prodotti agricoli,come il caffè,che hanno favorito la creazione di posti di lavoro,produttori di reddito".(Rapporto sullo sviluppo umano,n.2.Rosenberg e Sellier,pagina 68).Vi è,poi,da aggiungere che le ex colonie sono divenute degli stati indipendenti che hanno attuato proprie politiche economiche,perciò il cosiddetto neocolonialismo o imperialismo è una invenzione dei comunisti.Infine non è vero che i prodotti delle ex colonie siano acquistati dagli Stati Uniti d'America e dall'Europa a prezzi iniqui.I prezzi dei prodotti sono stabiliti dalla legge della domanda e dell'offerta e,quindi,tali prezzi sono giusti.

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