martedì 30 ottobre 2012

La limitata democrazia statunitense

La democrazia statunitense,in occasione delle elezioni presidenziali e parlamentari del 2012,si conferma,purtroppo,una democrazia limitata,poichè unicamente da un punto di vista teorico è possibile che venga eletto alla carica di Presidente degli Stati Uniti d'America o alla carica di Parlamentare,un candidato di un partito politico alternativo a quello del Partito Democratico e del Partito Repubblicano.Infatti nelle televisioni nazionali statunitensi non vi è alcuno spazio per i candidati dei partiti politici,alternativi a quello democratico e repubblicano,giacchè tale spazio è concesso soltanto in cambio di enormi quantità di denaro da versare alle suddette televisioni di cui sono sprovvisti i partiti alternativi a quello democratico e a quello repubblicano i quali,invece,sono cospicuamente finanziati dai maggiori capitalisti statunitensi.Inoltre tutti i più importanti giornali sono schierati o con i democratici o con i repubblicani e,pertanto,censurano le idee politiche diverse da quelle dei democratici e dei repubblicani.E così quasi tutti gli elettori statunitensi si recano alle urne non sapendo nemmeno che,nella scheda elettorale su cui esprimeranno il proprio voto,vi è il nome anche di candidati di altri partiti politici e non solo di quelli del Partito Democratico e del Partito Repubblicano!

martedì 23 ottobre 2012

Contro la politica sanitaria disumana

Io affermo che è meglio ricoverare in ospedale,un paziente,un giorno in più,piuttosto che un giorno in meno,per tutelare,nel miglior modo possibile,la salute di tutti i pazienti ed,ancor di più,di quelli anziani e gravemente ammalati.Purtroppo la politica sanitaria disumana,di voler risparmiare sulla salute dei pazienti,ha fatto sì che,talvolta,dei pazienti non ricoverati in ospedale o dimessi dall'ospedale troppo in fretta,abbiano subito dei gravi danni alla propria salute e,purtroppo,in qualche caso,di cui abbiamo avuto notizia dai mezzi d'informazione,siano morti.

lunedì 15 ottobre 2012

La Filosofia non è un mestiere ma per necessità lo è

La filosofia,in teoria,non è un mestiere come ben spiega il filosofo Arthur Schopenhauer con la seguente tesi:"Io sarei,dunque,dell'idea che la filosofia debba cessare di essere un mestiere;l'elevatezza della sua aspirazione non lo permette,come del resto gli antichi hanno già riconosciuto.Non è affatto necessario che ogni università si tenga un paio di scipiti chiacchieroni,per far prendere in uggia ai giovani, per il resto della loro vita,tutta quanta la filosofia"(citazione tratta dal testo,Strumenti per l'insegnante,edizione La Nuova Italia,pagina 183.).Ma,nella pratica,la filosofia è un mestiere,poichè,se così non fosse,tutti i filosofi non avrebbero più il proprio reddito derivante dal lavoro di professore.Infine rammento che Schopenhauer solo grazie all'eredità paterna potè fare il filosofo,senza svolgere il mestiere di professore di filosofia,per la maggior parte della sua vita.

venerdì 12 ottobre 2012

Lo stato deve costruire altri numerosi dormitori

Dato che,purtroppo,nelle città italiane,vi è un numero insufficiente di dormitori,lo stato deve costruire un numero adeguato di dormitori,affinchè tutti i poveri,senza una casa,abbiano un posto,gratuito,dove poter dormire.

domenica 7 ottobre 2012

Nuova nota autobiografica

In seguito alla stanchezza,causatami dall'aver passato tre notti,consecutive,presso la stazione Termini di Roma,dato che non vi era alcun posto libero in nessun dormitorio di Roma e,dopo aver verificato la mattina del quattro ottobre 2012,telefonando di nuovo  al numero verde delle emergenze sociali del Comune di Roma e recandomi all'ufficio della Caritas di Roma,che continuava a non esserci nessun posto libero nei dormitori di Roma,la sera del quattro ottobre 2012,sono ritornato presso la casa della famiglia di mia sorella Gabriella,qui,a Cerreto d'Esi,in provincia di Ancona.Nei quattro giorni in cui sono stato a Roma,da povero,ho mangiato in due mense della Caritas e in una mensa della Comunità di Sant'Egidio.