giovedì 26 maggio 2011

La mia riforma della giustizia

Occorre rendere la giustizia più giusta e,dunque,ritengo che si debba introdurre,mediante una legge ordinaria,la separazione delle carriere dei magistrati.Inoltre è necessario,da una parte,ridurre la durata della carcerazione preventiva ed i casi in cui sia possibile comminarla,limitandola a quando si è arrestati in flagranza di reato e a quando si è accusati di aver compiuto atti di violenza,dall'altra,modificare la legge sulla responsabilità civile dei magistrati,affinchè sia sanzionato il magistrato che commetta un grave errore,dato che la vigente normativa prevede solo un risarcimento in denaro erogato dallo stato per chi sia stato danneggiato da un grave errore di un magistrato. Inoltre le leggi che consentono la scarcerazione o la semilibertà prima della fine della pena carceraria comminata,in via definitiva,per reati di violenza devono essere abolite.Infine occorre approvare una riforma costituzionale che disponga sia l'attribuzione al Presidente della Repubblica del potere di annullare le decisioni dei magistrati basate,invece che sull'applicazione delle leggi,sulla loro interpretazione sia l'istituzione di giudici speciali,appartenenti alla categoria degli avvocati,a cui sia affidato il compito di giudicare ogni tipo di causa fra i cittadini ed i magistrati,mentre in una causa fra un avvocato ed un magistrato a giudicare sarà un prefetto in qualità di giudice speciale.Infine,mediante una legge costituzionale,deve essere abolito il Consiglio Superiore della Magistratura,mentre,sempre mediante una legge costituzionale,sarà il Presidente della Repubblica,su proposta del Ministro della Giustizia,ad avere il potere di infliggere o di non infliggere la sanzione disciplinare al magistrato.

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