mercoledì 29 maggio 2019

Tre falsità storiche di Roberto Gervaso

Il giornalista e scrittore,Roberto Gervaso,in un articolo su Il Messaggero,in data 8 maggio 2019,ha sostenuto tre falsità storiche che,ora,passo a rendere note.La prima colossale falsità scritta da Gervaso è la seguente:"Con la liquidazione del regime littorio,nacque il regime marxista".Risulta clamorosamente falso scrivere,come fa Gervaso,che,dopo il regime fascista,in Italia si instaurò un regime comunista!L'Italia,dopo la fine della dittatura fascista,divenne una Repubblica Democratica,con una Costituzione che garantisce la libertà e la giustizia. La seconda falsità sostenuta da Gervaso è questa:"L'Italia era in balia di fazioni rosse e di squadracce nere.I poteri forti non sapevano che fare.Alla fine la Corona,gli Stati Maggiori,la grande industria si trovarono a un bivio:meglio i soviet o i fasci? Decisero che erano meglio i fasci".E'palesemente falso affermare,come fa Gervaso,che,nel 1922,vi erano solo due alternative o la dittatura fascista o la dittatura comunista,dato che il partito politico più forte era il Partito Socialista Unitario di Filippo Turati e di Giacomo Matteotti,e tale partito sorse nel 1922,dividendosi dal Partito Socialista,alleato del Partito Comunista,proprio per sostenere una linea politica avversa sia al fascismo che al comunismo.La terza falsità scritta da Roberto Gervaso è la seguente:"Mussolini fino alla guerra di Etiopia,il suo primo grottesco e tragico errore,governò bene".Ora sostenere,come fa Gervaso,che Mussolini,fino al 1935,governò bene,significa rappresentare falsamente Mussolini come un politico che,dal 1922 al 1935,era stato alla guida di governi democratici,determinati da libere elezioni,quando,invece,Mussolini era un dittatore che,fra il 1925 ed il 1926,aveva trasformato nella dittatura fascista lo stato liberale,e Giacomo Matteotti,che Roberto Gervaso non cita mai nei suoi articoli di storia,nel 1924,per aver denunciato,in un celebre discorso alla Camera dei Deputati,le violenze ed i brogli perpetrati dai fascisti,nelle elezioni che si svolsero nel medesimo 1924,chiedendo nuove elezioni,venne ucciso dai fascisti,su ordine di Mussolini.

venerdì 10 maggio 2019

Il mio non voto antieuropeista

Il 26 maggio 2019 non voterò alle elezioni europee,per riaffermare il mio antieuropeismo.Io,infatti,dal lontano 1992,sono contrario all'Europa unita,poichè gli europei non hanno alcuna lingua in comune.Io ribadisco di essere favorevole all'uscita dell'Italia dall'Unione Europea e dall'euro.La Repubblica Democratica dell'Italia,deve riadottare la propria moneta nazionale,la lira,vivendo in pace e stringendo relazioni economiche con tutte le altre nazioni dell'Europa e del mondo.