venerdì 29 maggio 2015

Il mio voto,di nuovo,per il Movimento Cinque Stelle

Ribadisco,prima di tutto,che io propugno l'abolizione sia dei Consigli Regionali sia delle leggi regionali,mantenendo,soltanto,il Presidente di Regione,eletto direttamente,non rieleggibile per la terza volta consecutiva e dotato,unicamente,di poteri amministrativi.Tuttavia,dato che anche astenendomi verrebbe,ugualmente,eletto il Consiglio Regionale delle Marche,ho deciso di dare,di nuovo, il mio voto,alle elezioni della Regione Marche che si svolgeranno il 31 maggio 2015,al Movimento Cinque Stelle,poichè tale forza politica presenta tutti candidati nuovi,incensurati e non indagati dalla magistratura.Inoltre i candidati del Movimento Cinque Stelle si ridurranno a 2500 euro,mensili,lo stipendio di Presidente di Regione e di Consigliere Regionale.Infine ho giudicato,positivamente,la scelta dei Parlamentari del Movimento Cinque Stelle,da una parte,di votare contro,l'ingiusta, legge che ha abolito l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e contro,l'iniqua,nuova,legge elettorale che impedisce,nuovamente,ai cittadini di eleggere,con il voto di preferenza,tutti i Parlamentari,dall'altra,di presentare una,giusta,proposta di legge che introduce il Reddito di Cittadinanza di 780 euro,mensili,per i disoccupati involontari.

lunedì 25 maggio 2015

La mia protesta contro la violazione dell'articolo 2 della legge 2 luglio 2004

Riporto,qui,il testo della mia e-mail di risposta alla e-mail,da me ricevuta,dall'Ufficio elettorale di Ancona. Dall'articolo 122 della Costituzione della Repubblica Italiana,cito quanto segue:"Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale,nonchè dei consiglieri regionali,sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica,che stabilisce anche la durata degli organi elettivi".Dunque risulta chiaro che la legge elettorale della Regione Marche non può rinviare nel tempo,l'applicazione di una norma stabilita dalla legge della Repubblica,ossia l'articolo 2 della legge 2 luglio 2004,numero 165,approvata quasi undici anni fa!,ed intitolata,"Disposizioni di attuazione dell'articolo 122,primo comma,della Costituzione",in base al quale è vietata la candidatura,per tre volte consecutive,all'elezione del Presidente di Regione.Il Presidente della Regione Marche,Gian Mario Spacca,ha fatto approvare una legge regionale,a suo vantaggio,rinviando,arbitrariamente,l'applicazione dell'articolo 2 della legge della Repubblica,numero 165,del 2 luglio 2004.Infine mi sono rivolto al Prefetto di Ancona,Raffaele Cannizzaro,in quanto pubblico ufficiale,alle dipendenze del Ministero dell'Interno,a cui spetta il compito di far rispettare la suddetta legge nazionale,superiore a quella regionale,visto che,da un lato,il Governo,commettendo un grave errore,non ha impugnato la legge elettorale della Regione Marche,e,dall'altro,la Corte d'Appello di Ancona,ha violato l'articolo 2 della legge 2 luglio 2004,numero 165.E' uno scandalo il fatto che una legge,approvata dal Parlamento della Repubblica Italiana,venga violata,per la quarta volta,da un Presidente di Regione,in questo caso dal Presidente della Regione Marche,Gian Mario Spacca,dopo i casi,in passato,della Lombardia,dell'Emilia Romagna e del Molise,con la complicità della magistratura,contro cui elevo la mia protesta.

venerdì 15 maggio 2015

Nota su una mia e-mail alla Prefettura di Ancona

In data 11 maggio 2015,ho inviato una mia e-mail alla Prefettura di Ancona della quale passo,qui,a riportare il testo.Segnalo che la Corte d'Appello di Ancona,ammettendo la candidatura del Presidente della Regione Marche,Gian Mario Spacca,all'elezione del Presidente della Regione Marche,prevista per il 31 maggio 2015,ha violato l'articolo 2 della legge 2 luglio 2004,numero 165,approvata in attuazione dell'articolo 122 della Costituzione della Repubblica Italiana,in base al quale è vietata la candidatura,per tre volte consecutive,all'elezione del Presidente di Regione.Pertanto il Prefetto di Ancona,Raffaele Cannizzaro,deve intervenire,affinchè venga rispettato l'articolo 2 della legge 2 luglio 2004,numero 165.

martedì 12 maggio 2015

Nota su Licofrone un terzo mio pseudonimo

Poichè gli pseudonimi di Stirner ed Aristippo erano stati utilizzati da altri,mi sono registrato nel sito pornografico Cam 4 con lo pseudonimo di Licofrone,un filosofo,assai poco noto,dell'antica Grecia.Nel suddetto sito pornografico io guardo delle donne nude che si masturbano,delle donne nude che si masturbano e pisciano e delle donne nude che, in coppia o in tre,compiono,fra di loro,degli atti sessuali.Io ho quarantotto anni e non ho mai baciato una donna e continuo ad appagare il mio desiderio sessuale, mediante la masturbazione.Inoltre i miei commenti sessuali, alle esibizioni delle pornoattrici, limitano la mia sessualità,soltanto,alla teoria.Infine specifico che,pure,su Twitter e su Videopornosoloitaliano guardo le immagini di donne nude,di donne nude che si masturbano,di donne nude che pisciano e di pornoattrici che,fra di loro,compiono degli atti sessuali.