domenica 26 giugno 2011

Una mia lettera censurata dalla Camera dei Deputati

Il 15 dicembre del 2009 consegnai,alla Segreteria della Camera dei Deputati,a Roma,una mia lettera,in base all'articolo 33 del Regolamento della medesima Camera dei Deputati.Purtroppo la mia missiva è stata censurata,dato che essa non è stata letta.Specifico,inoltre, che,il 22 luglio del 2009,consegnai,sempre alla Segreteria della Camera dei Deputati,la predetta mia lettera scritta,però in una forma che risultò sconveniente e, per tale giusto motivo,non venne letta.Ecco il testo della mia lettera.                                                                              Intendo premettere che io sono un filosofo,agnostico,e sono favorevole alla libertà sessuale delle persone,maggiorenni e libere.Dopo aver specificato ciò,vengo al dunque.Poichè il Presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi,si è sempre presentato,agli elettori,come un paladino del valore della famiglia ed un difensore dei valori cattolici,assume una rilevanza politica il fatto che il Presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi,non abbia detto la verità,per non ammettere di avere tenuto dei comportamenti,nella propria vita privata,palesemente,incoerenti con i suddetti valori.Così facendo il Presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi,ha ingannato l'opinione pubblica ed,in modo particolare,gli elettori cattolici che lo hanno votato e,pertanto,il Presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi,deve dimettersi,giacchè un politico che non dice la verità,non è degno della politica.

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