mercoledì 29 giugno 2011

Come io intendo il lavoro

Io per scelta non ho mai lavorato e,dunque,sono stato mantenuto prima dai miei genitori,poi,dopo la morte,purtroppo,di mio papà,dalla mia mamma e,dopo la morte,purtroppo,della mia cara mamma,ho vissuto con il denaro che ho ricavato dalla vendita della casa che io e le mie due sorelle abbiamo ereditato da mia mamma.Attualmente sto cercando un lavoro giacchè,nei tre anni che ho vissuto a Ferrara,dopo aver vissuto fino all'età di quarantun'anni,a Merlara,in provincia di Padova,ho speso tutti i soldi della mia eredità ed il denaro ottenuto da due vincite al gioco,ossia 2115 euro al Lotto,nel dicembre del 2008,e 9000 euro al Superenalotto,nel'ottobre del 2009,e dopo aver perso una scommessa assai azzardata,cioè vincere ancora al gioco del Lotto o del Superenalotto dell'altro denaro per continuare a vivere senza lavorare,sono diventato povero e la mia sorella Gabriella dimostrando una grande bontà mi sta aiutando ospitandomi a casa sua,a Cerreto d'Esi,in provincia di Ancona.Ciò è come se mia sorella mi avesse prestato del denaro ed io non appena potrò le renderò i soldi che ho avuto in prestito.Inoltre mi sono reso utile alla famiglia di mia sorella avendo accompagnato a scuola due dei suoi cinque figli e avendo portato mia sorella Gabriella,con la mia automobile,nei luoghi in cui ha desiderato andare.Tengo a precisare che io sono laureato in Filosofia e che,quindi,per laurearmi in Filosofia,presso l'Università di Padova,ho dovuto studiare per un certo numero di anni.Ma lo studente svolge un'attività diversa da quella di chi lavora,dato che chi studia si prefigge lo scopo di conseguire un determinato titolo di studio e non quello di guadagnare del denaro.Io,insomma,mi sono laureato in Filosofia,solo,per la soddisfazione di possedere la Laurea in Filosofia.Aggiungo che,fra il 1988 ed il 1989,per quasi 16 mesi,svolsi il servizio civile,in sostituzione del servizio militare,obbligatorio,unicamente per il motivo che,appunto,mi fu imposto dalla legge.In conclusione il lavoro non è per me un valore,ma solamente un mezzo necessario per raggiungere il fine di avere un proprio reddito.Ed io ringrazio i miei genitori per avermi consentito,in passato,di essere libero dalla necessità del lavoro.

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