giovedì 7 luglio 2011

In memoria di Giacomo Matteotti

Nel 2003 e nel 2004 quando abitavo a Merlara,in provincia di Padova,e anche nel 2010 quando vivevo a Ferrara,mi recai a Fratta Polesine,in provincia di Rovigo,per visitare la tomba di Giacomo Matteotti,il Deputato socialista originario appunto di Fratta Polesine,che venne purtroppo ucciso dai fascisti nel 1924.Ora passo a riportare due citazioni di Giacomo Matteotti.La prima citazione è tratta da una lettera di Giacomo Matteotti,Segretario del Partito Socialista Unitario,datata 25 gennaio 1924,a Palmiro Togliatti."Voi ci proponete un blocco elettorale,ma con tre pregiudiziali.Con la prima,e al di sopra di tutte,voi intendete che l'unione delle forze operaie accetti il programma d'azione e l'indirizzo tattico comunista,che bene sapete antitetico al nostro,come dimostrano le continue polemiche,spesso offensive,contro di noi.Con la seconda voi approvate di partecipare, alla lotta elettorale, in qualunque condizione.Con la terza voi escludete,a priori,qualsiasi blocco di opposizione al fascismo e alla dittatura,da esso instaurata,che si proponga come scopo una restaurazione,pura e semplice,delle libertà statutarie.Il porre tali condizioni pregiudiziali ad un'intesa che,secondo noi,invece,dovrebbe mirare,avanti tutto e in ogni modo,alla riconquista delle libertà politiche,significa non solo rendere assolutamente impossibile l'intesa,ma anche vana ogni discussione".(Giacomo Matteotti.Scritti e discorsi.Guanda,pagina 261).La seconda citazione è la parte finale del discorso tenuto da Giacomo Matteotti,il 30 maggio 1924,alla Camera dei Deputati,in cui Matteotti denunciò i brogli e le violenze dei fascisti,nelle elezioni dell'aprile del 1924,chiedendone perciò l'annullamento."Noi deploriamo che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo,nel mondo,non sa reggersi da sè e deve essere governato con la forza.Molto danno avevano fatto le dominazioni straniere.Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi,anche con l'opera nostra.Voi volete ricacciarci indietro.Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano,al quale mandiamo il più alto saluto e crediamo di rivendicarne la dignità domandando il rinvio delle elezioni, inficiate dalla violenza,alla Giunta delle elezioni".(Giacomo Matteotti.Opuscolo sulla mostra storico documentaria,a Roma e a Rovigo, del 2004,pagina 53).Infine voglio rendere noto che molti anni fa,a Rovigo,nella casa di mio zio Tullio Casale,socialdemocratico,che purtroppo è morto,ebbi l'occasione di parlare alcune volte con Giancarlo Matteotti,anch'egli purtroppo morto,uno dei tre figli di Giacomo Matteotti,che fu Deputato socialista e socialdemocratico.

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