martedì 14 febbraio 2012

In difesa dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori

Il governo,guidato dal Presidente del Consiglio,Mario Monti,intende abrogare,per alcune categorie di lavoratori,la validità dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori,approvato il 20 maggio del 1970,con la legge denominata nel seguente modo:Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori,della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento.Rammento che lo Statuto dei lavoratori,nel 1970, ampliò i diritti dei lavoratori e la sua approvazione fu un merito,soprattutto,del Ministro del Lavoro,il socialista Giacomo Brodolini, e di un altro socialista,Gino Giugni.Ebbene è inaccettabile abolire,anche solo per alcune categorie di lavoratori,il suddetto articolo 18 dello Statuto dei lavoratori,poichè l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori tutela il diritto del lavoratore ad essere reintegrato,nel proprio posto di lavoro,nella aziende con più di quindici dipendenti o con più di cinque dipendenti,nel caso di aziende agricole,qualora il magistrato accerti che il licenziamento del lavoratore sia senza una giusta causa od un giustificato motivo.Pertanto io difendo l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori ed i parlamentari del Partito Democratico devono esprimere il proprio voto contrario all'iniziativa legislativa ,del governo Monti,contro l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

Nessun commento:

Posta un commento