venerdì 12 agosto 2016

La Senatrice Monica Cirinnà tradisce la democrazia italiana

Il Comune di Trieste ha difeso,solo simbolicamente,l'articolo 29 della Costituzione della Repubblica Italiana,vietando l'utilizzo della sala per il matrimonio civile,a coloro che vogliono contrarre l'unione civile,stabilita da una legge,palesemente,incostituzionale,in quanto viola il suddetto articolo 29 della Costituzione della Repubblica Italiana che riserva,giustamente e logicamente,il matrimonio,anche quello civile,soltanto ad un uomo e ad una donna.La Senatrice Monica Cirinnà tradisce la democrazia italiana,difendendo l'incostituzionale legge sulle unioni civili.Tutti,in base all'articolo 54 della Costituzione della Repubblica Italiana,devono rispettare la Costituzione,che è la legge delle leggi,e i Sindaci hanno giurato fedeltà alla Costituzione della Repubblica Italiana,pertanto,gli ufficiali di stato civile hanno il diritto ed il dovere di disobbedire,non applicandola,all'incostituzionale legge sulle unioni civili.

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