sabato 5 marzo 2016

La giusta idea antifascista

Riporto il testo di una mia lettera a Il Messaggero che è stata censurata da Il Messaggero. "Roberto Gervaso continua a sostenere tesi filofasciste e a riprova di ciò cito,da un suo articolo su Il Messaggero del 24 febbraio 2016,quanto segue:"Il 1929 è per il Duce un anno colmo di fato.Fa pace con la Chiesa.Nel marzo convoca i comizi elettorali.Gli italiani sono chiamati ad approvare o bocciare 400 candidati alla Camera,tutti designati dal Gran Consiglio e debitamente addomesticati dal regime...Ormai sono tutti con il Duce che sarà un dittatore,ma è anche un fior di politico.Annusa l'aria e non sbaglia una mossa.8.519.559 i sì,135.761 i no...La mancanza di opposizione e il clima poliziesco hanno giocato un notevole ruolo.Il fascismo è consolidato.Le cose vanno bene e gli italiani,sempre scontenti,non nascondono la loro soddisfazione.Fuori dal coro e dal gregge languono rancorosi solo gli irriducibili".Ora definire,come fa Roberto Gervaso,un fior di politico il dittatore Mussolini per avere,il medesimo Mussolini,organizzato delle elezioni,palesemente,antidemocratiche,con il solo partito fascista,è inaccettabile.Sostenere,poi,come fa Gervaso,che la mancanza di opposizione e il clima poliziesco svolse un notevole ruolo,nel determinare la vittoria di Mussolini,nelle elezioni antidemocratiche del 1929,è falso,giacchè,in tali elezioni antidemocratiche,fu fondamentale e decisivo il ruolo svolto dalla mancanza di opposizione e dal clima poliziesco,nel determinare la vittoria di Mussolini.Ed è offensivo,come fa Roberto Gervaso,definire rancorosi i pochissimi antifascisti nell'Italia del 1929.I pochissimi antifascisti,durante la dittatura fascista,avevano ragione,mentre i milioni di italiani fascisti avevano torto.La giustezza di un'idea non dipende dal consenso che tale idea ha,tanto è vero che,nel 1932, anche il partito nazista di Hitler vinse le elezioni,in Germania,ma l'orribile ideologia dittatoriale,razzista ed antisemita del dittatore Hitler era,palesemente,ingiusta,liberticida e criminale.Concludo ricordando tre antifascisti,durante la dittatura fascista.Nel 1929 don Luigi Sturzo si trovava in esilio a Londra.Tra il 1927 ed il 1928 Alcide De Gasperi,per sedici mesi,fu incarcerato dal regime fascista.Nel 1930 Ernesto Rossi fu condannato dal tribunale speciale fascista a vent'anni di carcere e nel 1939 fu confinato a Ventotene".

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