venerdì 2 ottobre 2015

Attualità di alcune tesi del filosofo Norberto Bobbio

Dato che,purtroppo ed incredibilmente,Silvio Berlusconi non si è ritirato dalla politica,di cui è indegno,per i motivi che ho reso noti in questo mio blog,sono ancora di attualità le tesi sostenute dal filosofo Norberto Bobbio,in un suo articolo, pubblicato il 20 marzo 1994,sul quotidiano La Stampa ed intitolato,"Quell'Italia modello Berlusconi",che passo,qui,a citare."Per far vincere un candidato in un collegio di poche migliaia di persone basta un comitato elettorale.Forza Italia non è un partito:è un insieme di comitati elettorali,sparsi un po' dappertutto nel Paese.La formazione di un partito richiede tempo,la sua fortuna richiede un radicamento storico.Per la formazione di un comitato elettorale pochi mesi possono bastare.Tuttavia la spiegazione più frequente e anche più facile viene trovata nella constatazione di una videocrazia trionfante,ovvero del trionfo del potere che non si esercita più soltanto attraverso la parola parlata,che pochi sono disposti ad ascoltare,o quella scritta che pochissimi hanno tempo per imprimersi nella mente,ma attraverso l'immagine che entra insistentemente nelle case di tutti e si fissa nella memoria ben più che un discorso.A tutti è capitato di sentirsi dire:"L'ho vista in televisione",ma alla domanda:"Di che cosa parlavo?",di sentirsi rispondere:"Non ricordo".Però non tutti sono egualmente padroni della propria immagine...Ci sono oratori simpatici e antipatici,divertenti e noiosi.Lo stesso accade per coloro che si presentano sullo schermo di una televisione.Berlusconi,la sua immagine,la sa usare benissimo,da uomo che se ne intende...Nelle sue apparizioni il signore della Fininvest si presenta sempre più...come uno dei più perfetti personaggi degli spot televisivi graditi al pubblico.Sorride,o meglio mostra un largo sorriso che riflette una mente senza dubbi,un pensiero non offuscato da nubi,di persona che sa quel che vuole ed è soddisfatta di sè".

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