domenica 10 febbraio 2013

Una sentenza non rispettata della Corte Costituzionale

In data 24 luglio 2009,con la sentenza numero 238,la Corte Costituzionale stabilì l'incostituzionalità della norma che disponeva il pagamento dell'IVA sulla TIA,ossia sulla tassa dei rifiuti e,dunque,in base alla suddetta sentenza i Comuni e gli enti,delegati dai medesimi Comuni,a svolgere il servizio di raccolta dei rifiuti,non dovevano più chiedere il pagamento dell'IVA sulla TIA,provvedendo,inoltre,a rimborsare ai cittadini il denaro, da loro versato, per pagare la suddetta,illegittima,tassa sulla tassa dei rifiuti.Invece i suddetti Comuni ed enti hanno ignorato la suddetta sentenza della Corte Costituzionale e, non solo non hanno dato alcun rimborso ai cittadini,ma hanno,anche,continuato ad imporre il pagamento dell'IVA sulla TIA! Anch'io,quando abitavo a Ferrara,nel 2009 e nel 2010,chiesi,più di una volta,alla società Hera che gestisce il servizio della raccolta dei rifiuti,su incarico del Comune di Ferrara,di rimborsarmi il denaro che io avevo speso per pagare l'illegittima IVA sulla TIA,ma Hera ha ,sempre, rifiutato di esaudire la mia,legittima,richiesta.In data 9 marzo 2012,con la sentenza numero 3756,la Corte di Cassazione ha confermato l'illegittimità dell'IVA sulla TIA,ma,nonostante ciò,i suddetti Comuni ed enti hanno continuato a non dare alcun rimborso ai cittadini e,così,di recente,delle associazioni di consumatori hanno dovuto intraprendere delle azioni legali,contro i suddetti Comuni ed enti,per ottenere il suddetto rimborso,ossia per far valere un diritto dei cittadini già sancito dalla Corte Costituzionale nel 2009!

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