venerdì 3 marzo 2017

Alcune giuste idee di Popper

Passo ad esporre alcune giuste idee del filosofo Karl Popper,tratte dal libro intitolato, Cercatori di verità,(Armando),in cui sono raccolte nove interviste di Popper,dal 1970 al 1994."Io distinguo due tipi di governo:uno lo possiamo rovesciare senza spargimento di sangue,l'altro non lo possiamo rovesciare senza spargimento di sangue.Propongo di chiamare il primo democrazia ed il secondo tirannide.Se... delle istituzioni... consentono un cambiamento di governo senza ricorrere alla violenza ed un gruppo di cittadini tenta invece di impiegare la forza,in quanto non potrebbe avere altrimenti ragione,allora,quali che siano il pensiero e lo scopo di questi cittadini,essi tentano di attuare una tirannide".(Opera citata,pagine 41 e 42)."Quali sono per me le caratteristiche salienti di una società aperta? Primo,che la libera discussione,specialmente sulla saggezza delle decisioni del governo,dovrebbe essere possibile in una società e dovrebbe poter esercitare qualche influenza sulla politica;secondo,che le istituzioni dovrebbero servire a difendere la libertà e a proteggere i deboli.Quanto a questo,lo Stato protegge i cittadini dalla violenza fisica attraverso gli istituti legislativi.Noi dobbiamo creare delle istituzioni sociali in grado di proteggere le persone economicamente deboli da quelle economicamente spietate.Il potere politico può controllare il potere economico".(Opera citata,pagina 51)."Le democrazie sono sempre aperte alle idee,specie a quelle di contestazione,esse sono sempre pronte a dubitare di sè:esse sanno che le cose non vanno come dovrebbero".(Opera citata,pagina 55)."Ciò che non sopporto negli intellettuali marxisti è il loro amore per i paroloni.Nulla è più lontano da loro quanto l'umiltà intellettuale.Essi si rifanno a Hegel".(Opera citata,pagina 58)"Bisogna distinguere tra rivoluzione contro una democrazia e rivoluzione contro una dittatura.Inoltre il termine rivoluzione può significare sollevamenti non-violenti e sollevamenti violenti,ma il sollevamento violento è spesso sfociato in una dittatura.Prova ne sia la rivoluzione inglese del diciassettesimo secolo che si è conclusa con la dittatura di Cromwell;la rivoluzione francese che ha portato a Robespierre e a Napoleone e la rivoluzione russa che ha avuto il suo epilogo in Stalin.Le rivoluzioni violente in grado di realizzare i loro obiettivi sono rare:quella americana è l'unica eccezione"(Opera citata,pagina 61)."Ogni teoria della democrazia ha ribadito:dovrà essere consentito il dibattito su ogni tipo di problema,compreso quello dei mali della democrazia.Ma ogni teorico ha anche aggiunto:la democrazia non può consentire alcun tipo di incitamento alla violenza,per esempio l'incitamento a rovesciarla violentemente.Questo è il limite al diritto della libertà di discorso".(Opera citata,pagina 71)."In una democrazia la sottomissione alla volontà della maggioranza è la regola del gioco.C'è tuttavia un'eccezione:quando la maggioranza opta per la tirannia".(Opera citata,pagina 75)."Una volta che si sia capito pienamente l'importanza del nostro essere fallibili,tutti,se ne possono trarre importanti conclusioni.Primo,dal momento che tutti facciamo degli errori,dovremmo essere tutti reciprocamente più tolleranti.Secondo non dovremmo accettare più certe convenzioni.Per esempio quella secondo la quale un uomo che confessi d'aver sbagliato,scade nell'altrui considerazione.Questa convenzione ancora influenza troppo il nostro atteggiamento verso gli uomini politici.I politici sbagliano.Questa fallibilità non deve essere presa alla leggera,ma va accettata.Una volta che sia stata accettata,gli errori devono essere valutati diversamente.In modo particolare le critiche reciproche non dovrebbero essere più considerate come gesti ostili".(Opera citata,pagine 78 e 79).

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