lunedì 25 maggio 2015

La mia protesta contro la violazione dell'articolo 2 della legge 2 luglio 2004

Riporto,qui,il testo della mia e-mail di risposta alla e-mail,da me ricevuta,dall'Ufficio elettorale di Ancona. Dall'articolo 122 della Costituzione della Repubblica Italiana,cito quanto segue:"Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale,nonchè dei consiglieri regionali,sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica,che stabilisce anche la durata degli organi elettivi".Dunque risulta chiaro che la legge elettorale della Regione Marche non può rinviare nel tempo,l'applicazione di una norma stabilita dalla legge della Repubblica,ossia l'articolo 2 della legge 2 luglio 2004,numero 165,approvata quasi undici anni fa!,ed intitolata,"Disposizioni di attuazione dell'articolo 122,primo comma,della Costituzione",in base al quale è vietata la candidatura,per tre volte consecutive,all'elezione del Presidente di Regione.Il Presidente della Regione Marche,Gian Mario Spacca,ha fatto approvare una legge regionale,a suo vantaggio,rinviando,arbitrariamente,l'applicazione dell'articolo 2 della legge della Repubblica,numero 165,del 2 luglio 2004.Infine mi sono rivolto al Prefetto di Ancona,Raffaele Cannizzaro,in quanto pubblico ufficiale,alle dipendenze del Ministero dell'Interno,a cui spetta il compito di far rispettare la suddetta legge nazionale,superiore a quella regionale,visto che,da un lato,il Governo,commettendo un grave errore,non ha impugnato la legge elettorale della Regione Marche,e,dall'altro,la Corte d'Appello di Ancona,ha violato l'articolo 2 della legge 2 luglio 2004,numero 165.E' uno scandalo il fatto che una legge,approvata dal Parlamento della Repubblica Italiana,venga violata,per la quarta volta,da un Presidente di Regione,in questo caso dal Presidente della Regione Marche,Gian Mario Spacca,dopo i casi,in passato,della Lombardia,dell'Emilia Romagna e del Molise,con la complicità della magistratura,contro cui elevo la mia protesta.

Nessun commento:

Posta un commento